[Foto Palazzo Uffici: Archivio Storico]    

 

Nel 2015 ha avuto inizio il percorso di valorizzazione di numerosi manufatti architettonici appartenenti al noto Patrimonio della Olivetti, in virtù della candidatura di “Ivrea città industriale del XX secolo” nella Lista di Patrimonio Mondiale UNESCO presentata dall’amministrazione comunale eporediese.

Nello specifico, l’edificio preso in esame dal team ha riguardato l'antico Palazzo per Uffici della storica e pionieristica azienda, nonché prima sede di rappresentanza nella provincia di Torino, ad opera degli architetti Bernasconi, Nizzoli e Fiocchi. 
 

Il progetto di Restauro e di riqualificazione per i possibili scenari di Ivrea, ha inteso la riconversione del manufatto in un albergo, dotato di sale congressi e con annesse attività sportive e commerciali. Queste ultime, come il naturale prosieguo del Nuovo Palazzo Uffici adiacente, seppur rivolto ad un target di clientela differente. Difatti, le attività ivi ripose sono da intendere più orientate ad un commercio turistico e di lusso, con vendita di prodotti dai marchi prestigiosi, includendo fra l'altro le eccellenze tipiche della zona.

Comprese della quota di affitto delle camere nell'area ricettiva, ed a disposizione dei clienti, sono le cosiddette salette/ufficio denominate “touchdown”; mentre piscina, palestra e centro wellness sono pensate come attività gestite indipendentemente dall’albergo, il quale può tuttavia decidere di stabilire delle convenzioni con esse, in maniera che i clienti possano usufruirne ad una tariffa agevolata.

La nuova funzione è stata così progettata in maniera totalmente differente rispetto a quella precedente. Pur tuttavia, in fase di progetto, si è cercato per quanto possibile di mantenere l’identità  vera e propria del manufatto, rispettando quelle che erano le scelte dei materiali (pavimenti, rivestimenti lignei, contro-soffittatura delle sale riunioni…) e dell’arredamento originale (in buona parte riutilizzato negli spazi comuni), avendo - specialmente quest’ultimo - alto valore storico.
Per quanto riguarda invece la moquette di rivestimento dei pilastri e di alcune tramezzature, rimane necessaria però la sua sostituzione, in quanto non adeguata alla sicurezza richiesta in materia di antincendio; prediligendo quindi una moquette ignifuga, per altro già presente nelle maniche occupate e precedentemente restaurate.